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giovedì 30 aprile 2015

Parto di Testa! Il cervello e il processo del parto.

Buondì! 
Oggi prendo spunto da alcune confidenze che le mamme spesso mi fanno...mi dicono "Sonia, ma il mio parto è andato lento, non sentivo la spinta, le contrazioni erano irregolari, mi hanno detto che non ero brava..."etc etc...
Quante tra voi donne si sono sentite appellare con l'aggettivo di "non brava"?

Mi piacerebbe in questo caso spendere due parole sulla PNEI. Questo acronimo che significa Psiconeuroendocrinoimmunologia (che nome lungo, ecco perchè c'è l'abbreviazione) sta a significare che il corpo è tutto connesso e che i sistemi del nostro corpo (neurologico, psicologico, ormonale e immunologico) comunicano e condizionano l'uno l'altro. Bella scoperta! direte voi. 

Beh per la scienza ufficiale è una scoperta abbastanza recente (arriviamo sempre in ritardo noi!) 

Voi mi direte e che c'entra questo con le contrazioni, le spinte e il mio parto???

Iniziamo parlando del cervello umano. In brevissime parole senza perderci in spiegazioni in medichese il cervello umano è composto da 3 parti: la neocorteccia, il sistema limbico e il cervello rettile. (Nell'immagine potete vedere dove sono queste parti)

Queste 3 parti si occupano di 3 cose diverse: 
1) Neocorteccia: esiste praticamente solo negli organismi "evoluti". Si occupa del linguaggio, della morale, delle convenzioni sociali, della logica, dei pensieri razionali e controlla molto le emozioni. E' la parte che ci permette di imparare che 2+2=4 o che ci impedisce di uscire nudi da casa.
2) Sistema limbico: è il cervello della nostra classe di appartenenza, i mammiferi. Si occupa del sentire: qui risiedono i processi regolatori del parto, dell'accudimento, dell'allattamento ma anche dell'essero sociali (cioè che gli uomini vivono in famiglie che formano società), della rabbia, della paura, della rabbia, dell'odio. Insomma il vero "cuore" umano sta dentro il cervello mammifero.
3) Cervello rettile: si occupa delle funzioni primarie e lo condividiamo anche con altri classi di animali (come i rettili e gli uccelli). Regola dunque il respiro, la temperatura, la fame e la sete, il peso, la sopravvivenze in generale (compreso la riproduzione). 

Ora, cosa strana vuole che (molto semplicemente) se la neocorteccia si accende (quindi se parliamo, se abbiamo il pensiero razionale in moto) i cervelli più antichi si spengano (ed è il motivo per cui quando ci viene un attacco di rabbia spesso si dice "conta fino a 10", dato che contare è una capacità sviluppata nella neocorteccia). Viceversa, se il cervello antico vuole "accendersi", il cervello moderno deve "spegnersi" (motivo per cui se facciamo l'amore con qualcuno, non riusciamo più a pensare razionalmente).

Ora, torniamo al travaglio. Pensiamo a una donna delle caverne, o ancora meglio a un qualunque mammifero esistente sulla terra. Arriva il momento del travaglio e la donna cavernicola (o il gatto o il cane etc) si chiude in un posto buio, tranquillo, dove i predatori non possano attaccarla...gli ormoni del parto (adrenalina, ossitocina, prostaglandine, endorfine) vengono prodotti sequenzialmente e la nascita avviene grazie al nostro cervello mammifero (ricordate? se ne occupa lui della maternità)

Adesso portiamola oggi. La donna moderna arriva in ospedale con le contrazione. Ospedale. Tante persone, tante domande, tanto razionale, tanto parlare, tanta luce. Tante persone per il nostro cervello significa tanti sguardi, tanti sconosciuti, tanti possibili predatori. E già qui, il nostro cervello moderno rimane acceso, il nostro cervello mammifero ha difficoltà a mettersi in moto e quindi il travaglio ha difficoltà ad avviarsi. Vengono prodotti troppi ormoni dello stress che impediscono la produzione corretta di ossitocina e a seguire le endorfine. Paura, (moltissima adrenalina e noradrenalina) Contrazioni piccole che non permettono una dilatazione (troppo poca ossitocina), spesso percepite molto dolorose (Poco endorfine a causa della poca ossitocina) a cui non segue una pausa abbastanza soddisfacente.

Ma siccome l'uomo è un animale meraviglioso, estremamente adattabile, la maggior parte delle donne riescono molto lentamente andando contro tutto.

Siamo in pieno travaglio. L'ostetrica mi parla, il medico mi parla, lo specializzando mi parla, lo studente mi parla, la luce è accesa, sono bloccata in una posizione magari sdraiata, il rumore del cuore del bimbo è continuo, magari sono anche senza marito. Di nuovo il cervello mammifero ha difficoltà ad accendersi a causa della neocorteccia troppo stimolata. La mia paura aumenta, le contrazioni sono percepite molto dolorose (la posizione sdraiata aumenta il dolore), la dilatazione però probabilmente procederà ancora lentamente perchè nella posizione in cui sono il bambino non riesce a spingere contro il collo. E allora qui i professionisti hanno il colpo di genio. Mettiamo l'ossitocina endovena per far venire "belle" contrazioni. Praticamente stanno mettendo benzina a un motore già provato di suo. 

L'ossitocina esogena (cioè quella del farmaco, non prodotta da noi) blocca la produzione dell'ossitocina endogena (quella che produciamo naturalmente), per cui il corpo produce pochissime endorfine (gli ormoni del benessere). Le contrazioni diventano più ravvicinate e insopportabili. Dolorosissime perchè l'utero si contrae troppo, manca l'ossigeno alle cellule e il tessuto muore. Pensate a come sta un bambino dentro un utero che non si rilassa praticamente mai. Ah ovviamente anche a lui non passano più le endorfine, quindi sta peggio. 

"Grazie" all'ossitocina esogena, il collo comincia a dilatarsi ma sempre con lentezza. Passano le ore e la donna è stanca. Non la fanno bere e nè mangiare (inibiamo ancora di più il vecchio cervello), il corpo  sulla via dello sfinimento. 

A questo punto il 20-30% delle donne finisce in un taglio cesareo per sofferenza fetale o per ipertonia dell'utero. 

Le altre che ce la fanno a sopportare questo supplizio arrivano a dilatazione completa. E il bimbo? L'ossitocina l'abbiamo messa noi, la mamma è stata distesa, la testa è rimasta alta. Prima di tutto perchè mi chiedo chi vorrebbe venire al mondo in questo casino. Poi anche i suoi ormoni si sono del tutto sballati. Non ha capito che la strada non è verso il basso come natura vorrebbe, ma verso l'avanti come medicalizzazione vuole. 

Viene invitata la donna a spingere come "per fare la cacca". Premetto che scientificamente non ha senso dire una cosa del genere, che una donna dovrebbe spingere come le viene o anche non spingere perchè dovrebbe fare tutto il bimbo (se fosse in posizione verticale in parte lo farebbe) ma se anche fosse, avete mai provato a fare la cacca in una posizione del genere? Quindi altri interventi: episiotomia e Kristeller. (rimando ai video per vedere i danni).

Vi ci ritrovate? Io mi ci ritrovo come ostetrica in ciò che ho visto. Ecco perchè prima di approcciarsi al luogo della nascita si devono tenere in considerazione tante cose (tra cui non vi è "il mio ginecologo lavora lì").

Spero di essermi spiegata bene e semplicemente. 

Stay tuned!

Ostetrica Sonia

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