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mercoledì 4 dicembre 2013

A chi mi rivolgo per problemi di allattamento?


Il parto di Mamma Romina

Diario di un parto: il mio.

L'uno settembre del 2012 mi svegliai come tutte le mattine, ormai da qualche mese, già stanca per le notti trascorse quasi insonni cause la gravidanza e il caldo soffocante di quell'estate che sembrava non finisse mai.
Con mia grande sorpresa e gioia, però, mentre facevo colazione mi accorsi che dalla finestra entrava un'aria frizzante che mi fece respirare a pieni polmoni e mi regalò un senso di benessere quasi dimenticato, nonostante mi sforzassi di crederlo per il bene di quella creatura che viveva dentro me e che sapevo poteva assorbire tutti i miei stati d'animo.
Nelle varie visite ginecologiche, la dpp oscillava tra il due e il quattro settembre. Quella mattina, feci come al solito quattro chiacchiere con il mio piccolo Andrea e alla fine gli dissi che se lui era pronto, anche io mi sentivo pronta di darlo alla luce e se voleva potevamo farlo quello stesso giorno.
Come al solito, quindi, continuai a svolgere le faccende di casa e tutte le piccole azioni quotidiane cui ero abituata fin quando, alle 13.30 di quello stesso giorno, non iniziai ad avvertire delle piccole fitte al basso ventre che nascosi a mio marito e a mia madre perchè temevo fossero dei falsi allarmi. Contai, però,  l'intervallo di tempo intercorso tra l'una e l'altra e quando, intorno alle sedici, fu di circa venti minuti, decisi di renderli partecipi.
Ovviamente, loro sarebbero scappati subito in ospedale ma io tenni presenti i consigli forniti al corso pre parto e decisi di aspettare fin quando quelle che oramai era sicuro fossero contrazioni non avessero raggiunto un intervallo di almeno dieci minuti, cosa che avvenne intorno alle diciotto.
A quel punto chiesi ad Adriano, mio marito, di andare in clinica per fare un tracciato di controllo.
In clinica mi fecero le domande di routine e, sentendo che ero una primipara, le ostetriche sfoggiarono subito un sorrisetto ironico e, dopo avere appurato dal tracciato che le contrazioni non segnalavano un parto imminente, con il permesso - avvenuto per via telefonica, visto che non era di turno - del mio ginecologo, mi consigliarono di rientrare a casa e di tornare quando le contrazioni non avessero avuto un intervallo di almeno cinque minuti, cosa che, secondo loro, non sarebbe avvenuta che in nottata con un parto previsto (forse) il giorno dopo, durante la mattina o nel primo pomeriggio.
Riuscendo nel loro intento, mi sono sentita quasi esagerata, essendo  alla prima gravidanza e non potendo conoscere esattamente cosa fosse una VERA contrazione.
Con Adriano ci rimettemmo in macchina ma, a circa metà strada dal rientro a casa, mi accorsi che l'intervallo era già di cinque minuti e il fastidio si era trasformato in dolore, seppue ancora sopportabile. Nonostante ciò, mi rifiutai di tornare in clinica per paura dello sguardo ironico delle ostetriche! Fu Adriano a prendere in mano la situazione, tornò indietro, espose i fatti alle ostetriche dicendo loro che, alla fine, stavamo prendendo una camera a pagamento e al limite avremmo pagato noi una notte in più.
A questo punto, le ostetriche accettarono il ricovero, avvenuto alle ore 20.45, mi dissero che mi avrebbero montato il tracciato - cosa che fu fatta - e che mi avrebbero attaccato una flebo e fatto un clistere, cose che non furono fatte, perchè, credo, ritenevano ancora che non fossi pronta. Del resto, non le ho più viste se non a 3 cm di dilatazione e poi a 8 cm., pronta per partorire.
Insieme a mio marito e in presenza di mia madre e dei miei suoceri, quindi, iniziavo a vivere il mio travaglio. Le contrazioni continuavano ad essere una ogni cinque minuti e aumentavano sempre più di intensità. Cercavo di non perdere il controllo della situazione, evitando di urlare ed applicando le tecniche di respirazione imparate al corso pre parto. Mi è stata d'aiuto, in tutto il travaglio, la povera mano di Adriano, stretta fortissimo ad ogni contrazione. La dilatazione, però, fino alle 23.00 ca. era ferma a 1 cm.! Intorno alle 2.00 del mattino, l'ostetrica notò che era avanzata a 3 cm. Mi disse che comunque era ancora presto e che procedeva molto lentamente. Tornò quindi nella sua saletta ma solo nemmeno un'ora dopo, capii che il dolore era diventato insopportabile e che avvertivo la necessità di "spingere"!
Adriano chiamò l'ostetrica comunicando quello che gli avevo detto e lei si precipitò constatando che avevo già una dilatazione di 8 cm.! L'ostetrica mi guardò stupita e mi chiese quale magia avessi fatto per arrivare così velocemente a quel punto, poi, vedendomi respirare, mi disse che era stato grazie a quella respirazione se la dilatazione aveva proceduto così celermente e si complimentò con me! Mi ero presa una piccola rivincita, in quel momento, vedendo che era scomparsa dai suoi occhi tutta l'ironia precedente! Poi, contattò la sua collega e le chiese di dare ordine di preparare la sala parto e di chiamare il mio ginecologo.
Andrea stava per nascere. A breve avrei visto il volto di quell'esserino che per mesi aveva scalciato dentro me e che mi aveva tenuto compagnia nei lunghi pomeriggi trascorsi in casa, spesso da sola perchè il papà, al contrario di me che lavoravo part time, era impegnato tutto il giorno e poi tutta la mia famiglia era lontana, vivendo in Calabria. Andrea stava per nascere e io l'avrei finalmente tenuto tra le braccia, avrei dato un volto alle mie fantasie, avrei potuto constatare se il suo viso era davvero quello sognato più volte, durante la gravidanza.
Intanto, le contrazioni si facevano sempre più dolorose e ravvicinate. Il mio ginecologo arrivò solo diversi minuti dopo la mia discesa in sala parto e rimproverò tutto il personale perchè - lo apprendevo solo allora - non era stato avvisato del mio ricovero. Le ostetriche, quindi, credendo che io avessi partorito di sicuro il giorno dopo, ritennero di fare cosa gradita al ginecologo, non disturbandolo!
Mentre il dottore urlava e le ostetriche cercavano motivazioni utili alla loro discolpa (non riuscendoci!) io continuavo con la mia bella respirazione!
Alla fine gli animi si calmarono e il ginecologo, dopo avermi visitata, mi disse che ero pronta e che quando sarebbe arrivata la prossima contrazione avrei dovuto spingere. Facile a dirsi! In quel momento ho temuto di non farcela. Il dolore era tanto, non ero sicura di potere sopportare un grado ulteriore di sofferenza.
Adriano, che ha assistito al parto, mi ha nuovamente dato la sua mano ma in quel momento ho pensato che a quel punto mi sarebbe servito tutto il braccio! Stavo per cedere, lo ammetto, avevo voglia di piangere e di mandare al diavolo tutti quelli che, attorno a me, mi dicevano cosa avrei dovuto fare. Poi, ho rivisto tutti i miei nove mesi di gravidanza e ho pensato che dalla mia forza sarebbe dipeso il tempo rimasto per stringere finalmente il mio Andrea tra le braccia e, quando le contrazioni si sono fatte sentire ho spinto e urlato con tutte le mie forze, una, due, tre volte... e alla terza spinta Andrea è venuto alla luce ed io potevo finalmente riprendere il controllo di me stessa e del mio corpo che adesso sembrava avere raggiunto improvvisamente la
pace, mentre Adriano mi baciava e sulle sue labbra c'era già il sapore della felicità.
Non piansi per la fase espulsiva ma lo feci quando vidi che il ginedologo iniziava a cucirmi, e non perchè sentivo dolore, ero anestetizzata; semplicemente perchè pensavo di non dovere più soffrire e invece mi attendevano i punti che "tiravano" , come spesso avevo sentito raccontare, e avrei voluto godermi il mio piccolo senza alcun fastidio.
Il mio piccolo... Il mio Andrea me lo ha adagiato sul petto una puericultrice e aveva già gli occhietti aperti. Ci siamo guardati negli occhi, io e il mio piccolo Andrea, e abbiamo subito iniziato ad amarci svisceratamente. E lui era... lui. Il bambino che avevo immaginato, quello che avevo sognato: gli stessi capelli neri come la mamma, gli occhi grandi... Sì, era lui, solo un po' più bello, un po' più... tutto!
Rientrando in stanza, riflettevo sulle parole che avevo più volte sentito dire, ovvero che, una volta tenuto in braccio per la prima volta il proprio bambino, si sarebbe disposti a rivivere tutta la gravidanza e soprattutto il dolore del travaglio. È davvero così, non sono solo racconti di madri invasate. Anche io rifarei tutto, pur di provare nuovamente quelle emozioni, quella felicità profonda che solo noi donne, una volta divenute madri, possiamo provare.
Nel momento in cui Andrea è venuto al mondo ho capito che si era chiuso un ciclo della mia vita e se ne stava aprendo uno nuovo. Avevo avuto questa sensazione altre due volte, in passato: nel passaggio dall'infanzia all'adolescenza e in quello da quest'ultima alla maturità. In entrambi i casi, si è trattato di passaggi dolorosi. Questo, invece, portava quasi con sè la gioia del distacco dal passato.
E questa sensazione di "nuovo" l'ho avuta, ancora più forte, tre giorni dopo, al mio rientro a casa quando, aprendo la porta, ho capito di stare aprendo, in realtà, quella di un nuovo mondo, di una nuova vita da vivere insieme a lui, piccola creatura che tenevo tra le braccia. E che si trattava di una nuova vita me lo ricordavano gli innumerevoli oggetti che avevo lasciato in giro prima di correre in ospedale per darlo alla luce. Ognuno di quegli oggetti, era come se mi parlasse di un tempo lontano, un tempo fatto di attese a volte estenuanti, come quelle delle ultime settimane trascorse in compagnia di un caldo afoso e insopportabile.

Tutto era rimasto come lo avevo lasciato. Tutto era pronto per essere ri-vissuto, perché da quel due settembre del 2012, la mia vita è ricominciata insieme a quella appena iniziata di mio figlio.

Foto da Pourfemme.it 

lunedì 18 novembre 2013

Pannolini usa e getta: pro e contro


Quando si pensa a un neonato la prima cosa che viene in mente è Pannolino. E tutti lì a dire "Compra Pampers, compra Huggies, compra tizio, compra caio etc etc". E le pubblicità reclamano "super assorbenza" "super comodità" "super freschezza". Un genitore può scegliere il pannolino usa e getta o il pannolino lavabile a seconda delle sue informazioni, della sua etica, della sua comodità. In questa prima disamina, proviamo a gettare una occhiata sul panorama "pannolinesco usa&getta" che ci ritroviamo davanti. 



Un pannolino usa e getta (U&G) è composto per il 50% di cellulosa derivata da alberi di origine sconosciuta (foreste pluviali? alberelli dietro casa? Pini centenari? Boh) e per il 50% di composti derivati dal petrolio. Già da questo semplice dato si capisce che non è composto proprio da materiali ottimi. Ma ciò che differenzia veramente un pannolino U&G da un altro è ciò che le ditte produttrici decidono di buttarci dentro o di cambiare per ottenere più attenzione dal genitore e che non viene specificato all'esterno delle confezioni poichè nessuna legge obbliga i produttori dei pannolini a farlo. Famosa la denuncia di Greenpeace che esaminò pannolini di varie marche famose per poi trovarci all'interno il TBT, altamente tossico per l'uomo che può provocare tumori e danni neurologici. Esaminiamo le caratteristiche di un qualunque usa e getta:

 "Super assorbenza":  è data dal famoso gel di poliacrilato di sodio che è stato bandito dai tamponi femminili perchè accusato di provocare pericolosi shock tossici! Da dove pensavate venisse la super assorbenza? 
"Super freschezza": in realtà è vero. I bambini sentono meno bagnato. Ma siamo sicuri che questa cosa sia positiva? La pipì e la "pupù liquida" terrore di tutti i bambini (così dice la pubblicità XD ) non scompare mica. Sta ancora lì a fermentare. E i bambini non chiamano perchè sentono asciutto. E la pipì e la pupù aumentano, fin quando il bambino inizia a chiamare. Questo però fa sì che i genitori cambino di meno i bambini e che quindi aumentino sensibilmente le infezioni. Il calore inoltre che si crea all'interno del pannolino aiuta lo sviluppo dei batteri che fanno festa aumentando le candide, gli eritemi da contatto e i rossori.
"Super comodità": gli U&G sono innegabilmente comodi. Un colpo e voilà tutto buttato. Ma questo quanto ci costa in termine di ambiente? Tanto, tantissimo forse troppo. Sicuramente non ce lo potremo permettere ancora per molto. Per sapere di più consiglio la visione di questo video Pannolini U&G: impatto sull'ambiente
Inoltre consideriamo tutto il processo per cui si arriva alla produzione di un unico pannolino che comprende anche la sbiancatura attraverso l'uso del cloro che spesso permane nel pannolino a contatto con la pelle dei nostri figli e che può creare problemi fino alla sterilità (i genitori acquistano maggiormente pannolini bianchissimi perchè sembrano più puliti)

In generale vale la regola che Meno assorbono, migliori sono poichè conterranno meno sostanze chimiche a contatto con la pelle del piccolo. 

In termine di costo economico poi, rappresentano una delle uscite maggiori per una famiglia con figli sotto i 3 anni. Si stima un costo tra 1000 e 1700 euro nei 3 anni di vita del bambino.

E allora? Che scelta rimane? Beh, per i genitori non c'è solo la scelta U&G classica: ci sono gli U&G ecologici o compostabili, i pannolini lavabili e l'Elimination Communication. Cosa sono? Stay tuned! Ne parleremo nei prossimi giorni ;)
Dott.ssa Ost. Sonia Levantino
P.s. se volete saperne di più o semplicemente parlare con un gruppo di mamme ad alto contatto, super natural, allattanti e super in generale cercateci sul gruppo Fb "Naturalmente Bimbi e Genitori"






domenica 17 novembre 2013

Bimbo mio quanto mi costi! I prodotti per l'igiene di mamma e bimbo

Non appena una donna diventa gravida, tutti non fanno altro che chiederle "Cosa posso comprarti per la nascita? Cosa ti serve?". Difficile rispondere a questa domanda nell'era del consumismo. I nonni come prima cosa regalano costosissimi kit bagno per neonati. Basta entrare in una parafarmacia/negozio per l'infanzia che i prodotti per l'igiene di mamma e bimbo tra gli scaffali ti assalgono. Tutti si autodefiniscono "delicatissimi" "ipoallergenicissimi" "fondamentalissimi" "immancabilissimi" "sicurissimi" etc etc. Se si dovesse dare retta a loro, le madri dovrebbero fare un mutuo per poter acquistare tutto. Il mio consiglio da Ostetrica in effetti è che prima di lasciarsi prendere dal vortice del comprare (spesso roba inutile) bisognerebbe farsi un giretto su internet per capire cosa veramente può essere utile oppure no su siti come Saicosatispalmi,  Biodizionario,  ICEAl'angolo di Lola  e leggere libri come Bebè a Costo Zero di Giorgia Cozza. In realtà i prodotti utili sono veramente pochissimi ed è importante districarsi tra i prodotti dannosi o potenzialmente dannosi.

Prodotti per la mamma
Come prima cosa provano a infinocchiare le madre con i prodotti anti-smagliature. Beh mie care donne, le smagliature si possono solo in minima parte prevenire migliorando l'idratazione, bevendo e usando del semplicissimo olio di mandorle dolci spremuto a freddo. Le smagliature che sono delle rotture del derma dipendono dalla quantità di elastina della pelle e quindi dalla predisposizione genetica. Nessun prodotto ancora è in grado di modificare il DNA umano ;) 

Io consiglio l'olio di mandorle dolci de "I Provenzali" spremuto a freddo, non testato sugli animali, puro e verde al 100% , tra i 5 e i 6 euro per 250 ml, facilmente trovabile da AcquaeSapone, Auchan, Oviesse. etc. e si può usare sempre e per tutti. Come prodotto specifico per la gravidanza la mia preferenza va all'Olio 9 mesi della Weleda con olio di mandorle, jojoba e germe di grano. INCI verdissimo (Prunus Amygdalus Dulcis (Sweet Almond) Oil, Simmondsia Chinensis (Jojoba) Seed Oil, Triticum Vulgare (Wheat) Germ Oil, Fragrance (Parfum)*, Arnica Montana Flower Extract, Limonene*, Linalool*, Citronellol*, Geraniol*, Citral*, Eugenol*, Farnesol*) certificato Vegan, assenza di prodotti di origine animale, non testati su animali . Nettamente più costoso del semplice olio di mandorle: 15 euro (più o meno) per 100 ml.
A mia opinione non serve nessun altro prodotto specifico.

Prodotti per il bimbo
E qui si apre un capitolo gigantesco. 5000 marche diverse e le più conosciute sono le meno buone. Si fanno pagare come in gioielleria per poi scoprire che all'interno dei flaconcini ci sono i peggiori componenti chimici. Rimandandovi a questi articoli su prodotti famosi di prezzo non inferiore ai 5-8 euro O_o Chicco Baby Shampoo,  Chicco Baby BagnoschiumaAveeno baby detergente corpoAveeno Baby Dermo OilAveeno Baby MilkAveeno Polvere da Bagno BabyJohnson's Baby ShampooJohnson's Olio BabyJohnson's Baby cremaJohnson's Baby Bagno Dolci notti, Fissan Bagno Baby Protezione e Natura e moltissimi altri (se volete divertirvi scatenatevi cercando i prodotti che vi vengono in mente) il mio consiglio e la mia preferenza vanno a:
Babywash alla Calendula della Weleda: INCI verde, vegan certificato, non testato su animali, delicato e profumazione quasi assente, vale sia per intimo che per corpo che per shampoo (quindi unico prodotto che non fa male). Costo 8-10 euro per 200 ml.
Natural Sensè Shampoo All'olio di oliva e aloe e 
Natural Sensè Bagnoschiuma All'olio di oliva e aloe: INCI verdissimo, certificazione ICEA, ingredienti da agricoltura biologica tra i 5 e i 7 euro per 200 ml
Bagno Shampoo Bio Bio Baby: prodotto unico, INCI verde, certificazione ICEA e Vegan, non testato su animali, da agricoltura biologica 5-6 euro per 200 ml
Hipp Baby Gel detergente corpo e capelli: prodotto unico, INCI verde, costo intorno ai 6 euro per 400 ml di prodotto!!!
Ovviamente è possibilissimo lavare per i primi 6 mesi il bimbo con il semplicissimo amido di riso o mais in polvere o in granuli :)

Se avete notizie su altri prodotti, segnalateli pure!!! Enjoy it!
Dott.ssa Ost. Sonia Levantino



mercoledì 31 luglio 2013

Settimana Mondiale dell'Allattamento al seno (1-7 Agosto) 2013

FONTE logo: MAMI e WABA

Quest’anno il tema della Settimana mondiale dell’Allattamento Materno (SAM) è "Sostenere l’allattamento: Vicine alle madri". 

Poichè troppo spesso nelle settimane o mesi dopo il parto vi è un forte calo dei tassi di allattamento, in particolare di quello esclusivo e le mamme hanno bisogno di sostegno, le vostre Ostetriche Maria e Sonia, in occasione della SAM Vi offrono:

  • Consulenze telefoniche GRATUITE sull'allattamento al seno: hai un piccolo dubbio? Non sai a chi chiedere consiglio? Una semplice telefonata può essere d'aiuto!*;
  • 30% di sconto sulle visite domiciliari per l'allattamento al seno: il tuo problema richiede un tempo di osservazione e un colloquio approfondito? Saremo felici di farti visita a casa per valutare insieme la poppata e rispondere a tutte le tue domande!*;
  • Lunedì 5 agosto 2013 dalle 09.00 alle 18.00 in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone di Palermo - Via Alfonso Giordano n.1 - 90127 a Palermo è allestito presso il punto giallo della clinica ostetrica (piano terra) della struttura di cui sopra, un banco con materiale informativo dove sarà presente personale competente, che darà indicazioni sul tema dell’allattamento: le Ostetriche Maria e Sonia e l'IBCLC Regina Masaracchia.
Per ulteriori informazioni cliccate qui

Contattaci al 328.7304540/ 329.1016744 o via mail: ostetrichesem@hotmail.it

*Offerte valide nella settimana dall'1 al 7 Agosto 2013

“La chiave per garantire le migliori pratiche di allattamento al seno è il sostegno continuativo e quotidiano per la madre che allatta da parte della sua famiglia e della sua comunità (1)”.
(1) Fonte: Saadeh RJ, redatto con Miriam H. Labbok, Kristin A. Cooney, Peggy Koniz-Booher (1993), Breast-feeding: the Technical Basis and Recommendations for Action: Role of Mother Support Groups, Geneva, World Health Organization, 62-74

martedì 30 luglio 2013

Scopri gli incontri in programma in autunno...

Tante novità a partire da settembre :) Saremo attivi anche a Castelvetrano, in provincia di Trapani

Ecco i prossimi Incontri delle Ostetriche Maria e Sonia!


21 SETTEMBRE 2013 ORE 17.OO c/o Studio Fisioterapia Kapp – Viale Roma 137 – Castelvetrano
Ostetrica = Gravidanza felice! Giornata a tema per scoprire insieme chi è l’ostetrica e cosa può fare per te! Vi invitiamo ad un incontro gratuito, guidato dalle ostetriche Sonia e Maria, dedicato a voi e ai vostri bambini! Parleremo insieme delle sensazioni e dei bisogni delle mamme durante la gravidanza e cosa può essere utile fare per viverla più serenamente.







25 SETTEMBRE 2013 ORE 15.30 c/o Studio Fisioterapia Kapp – Viale Roma 137 – Castelvetrano
Corso Pre - Parto: Il corpo che sente, che sa, che fa: un percorso di accompagnamento alla nascita centrato sulla donna e sul suo bebè. Ascoltare, sentire, sapere... Essere qui, come vivo, cosa desidero, cosa mi dice il bambino! Che aspettate?

Il corso si rivolge alle mamme e alle coppie dal VII al IX mese di gravidanza. Ogni incontro di circa 2 ore sarà composto da una parte di riscaldamento, una centrale in cui si parlerà dell’argomento scelto e una finale in cui ci sarà il rilassamento.. Il corso sarà composto da 8 incontri bisettimanali (mercoledì/venerdì) al costo di 200 euro. Per i primi 6 iscritti vi sarà uno sconto del 50%. Nel corso ci saranno attività pratiche: ginnastica dolce, danza orientale, giochi e rilassamento.



Le novità saranno molte, per tutte le famiglie della Valle del Belice. Uno spazio per le mamme, momenti dedicati all'allattamento, occasioni di conoscenza e scambio, nuovi progetti di assistenza ostetrica... Ma ora non vi anticipiamo altro!
Oltre a questi Vi ricordiamo che i nostri corsi sono sempre attivi nella città di Palermo. Cliccando qui e sulla Nostra pagina facebook potete trovare tutte le info. 


Vi Aspettiamo!


Per maggiori informazioni rivolgersi:

Studio Fisioterapia Kapp - Viale Roma 137 – Castelvetrano: 339/3005989

sncapp@libero.it – www.fisioterapiakapp.it

Dott.ssa Sonia Levantino: 329/1016744

Dott.ssa Maria Alagna: 328/7304540 – ostetrichesem@hotmail.it

sabato 27 aprile 2013

Il Pap test

Il Pap test, comunemente detto “striscio”, è un metodo di screening per la prevenzione del carcinoma alla cervice in quanto permette di diagnosticare precocemente la neoplasia quando non ha iniziato ad invadere il connettivo sottoepiteliale. Il Ministero della Salute stabilisce che le donne dai 25 ai 64 anni dovrebbero effettuare l’esame ogni tre anni e offre la possibilità di farlo gratuitamente presso i consultori. Il pap test convenzionale è stato inventato da George Papanicolaou nel 1928 e la sua metodica viene pubblicata nel 1941 con enorme risalto presso la Comunità Scientifica. Nel 1947 il dott. Ayre perfezionò la metodica introducendo una spatola di legno. La metodica consiste nel prelievo di cellule dall’esocervice (tramite una spatola di Ayre) e dall’endocervice (tramite cytobrush), previa introduzione di uno speculum. Le cellule prelevate verranno strisciate su un vetrino e poi controllate in laboratorio mettendo in atto la colorazione secondo Papanicolaou. Condizione indispensabile per la sua esecuzione è l’assenza di perdite ematiche dai genitali, che non sia stata eseguita alcuna terapia locale da non meno di 48 ore e ugualmente per le irrigazioni vaginali e l’aver avuto rapporti sessuali. Il periodo ideale per l’esecuzione del prelievo è quindi tra la 7a e la 12a giornata del ciclo, lontano dalle mestruazioni (per la possibile contaminazione di cellule ematiche ed endometriali) e dall’ovulazione (per l’eccessiva presenza di muco). L’esame citologico si basa sul fatto che ogni epitelio, e in special modo quello squamoso della portio e della vagina, subisce un continuo processo di esfoliazione. Strisciando con una leggera pressione, mediante una speciale spatola di legno, sopra il tessuto di cui si vogliono osservare gli elementi cellulari, si raccoglie sulla spatola lo strato di cellule sfaldate che, nel caso della cervice uterina, sono commiste alle secrezioni provenienti dal canale cervicale e dalla trasudazione vaginale.

giovedì 14 febbraio 2013

Salute e PerCorsi di conoscenza


Brochure - Verso una Maternità Consapevole

Favoriremo l'autonomia delle mamme grazie al nostro accompagnamento fatto di gesti, di ascolto, di comunicazione appropriata, di aiuto competente.



Dialoghi sulla sessualità

Il rapporto degli adolescenti con il sesso è superficiale, disincantato e spesso anche precoce. Troppo poco dialogo sulla sessualità, tra operatori sanitari e giovani. Troppo poco dialogo tra la famiglia e i giovani. 
Una via d'uscita?
A Palermo le Vostre Ostetriche Maria e Sonia hanno realizzato degli incontri formativi ed informativi che affianchi i giovani nel loro percorso di scoperta della sessualità.



Nascita e dintorni - Giornate a tema





Abbiamo un bambino

E' importante considerare i bambini come bambini e basta, e ricordare più spesso che il neonato è egli stesso il proprio manuale di istruzioni: sa comunicare ai propri genitori di che cosa ha bisogno per stare bene, e quando sta bene lui stanno bene anche loro. 
La cosa principale è conoscere il proprio bambino e percepire le sue condizioni e le sue richieste, il bambino e non le sue “parti” o le sue “funzioni”.

Gravidanza in movimento

Muoversi fa bene, non c'è dubbio... durante la gravidanza ancor di più!

È stato dimostrato che il movimento e gli esercizi in gravidanza riducono sintomi somatici, ansia, insonnia e promuovono un buon livello di benessere psicologico. Secondo l’EBM il movimento in gravidanza rientra nelle procedure di tipo A ed è quindi da incoraggiare attivamente.

Percorso - Benessere del Perineo

Prendersi cura del proprio corpo vuol dire allenarsi per essere toniche in tutti i nostri muscoli, compreso il nostro perineo, vuol dire essere in forma... Tutte le donne, fin dall'adolescenza, dovrebbero conoscere la propria area genitale e le funzioni ad esso associate. E' importante, dunque, una ginnastica quotidiana. Regalatevi un percorso di benessere del perineo ♥

Il massaggio al bambino

Per i bambini piccoli la stimolazione della pelle è fondamentale: essere coccolati, accarezzati e massaggiati è nutrimento alla pari del cibo. Ma il massaggio non è solo tatto, bensì pieno contatto. E’ ascolto, rispetto dei ritmi, comunicazione; è uno scambio d’amore molto profondo che rafforza il legame genitore-bambino.
Sono aperte le iscrizioni 
VI ASPETTIAMO!!!

Percorso Menopausa

Il percorso "Incontri in Menopausa: una mente aperta è il miglior salone di bellezza", ha l'obiettivo di accompagnare la donna dalla pre- alla post-menopausa, sino al climaterio. 
L'incontro, rivolto alle donne, ha lo scopo di aumentare la conoscenza della fisiologia menopausale. Discuteremo insieme sui rimedi per una soluzione in linea con la natura. 

Per informazioni e iscrizioni, è possibile rivolgersi a:
- Ostetrica Maria Alagna, cell. 3287304540
- Ostetrica Sonia Levantino, cell. 3291016744
Email ostetrichesem@hotmail.it


Grazie a chi ci aiuterà a portare avanti il nostro progetto.